Aprile 2024 – Editoriale

L’editoriale

La locomotiva non rallenta

 

Le risorse non saranno quelle dei tempi migliori, quando le sole banche generavano un gettito fiscale di una sessantina di milioni di franchi, tuttavia Lugano ha mantenuto una forza e capacità progettuale invidiabili. Un passo che gli altri agglomerati urbani per il momento non sono in grado di tenere. Né il Mendrisiotto, con i due poli che si stanno rinforzando attorno a Chiasso e Mendrisio, in attesa di un eventuale storico congiungimento; né la grande Bellinzona, le cui fortune dipendono ancora in larga misura dagli impieghi statali. Approfittando della sua centralità, la capitale sta però crescendo sul piano demografico e si è lanciata in progetti ambiziosi per attrarre nuove imprese. Tanto meno la turistica Locarno, dove il treno delle aggregazioni è passato inosservato, ha i numeri per reggere il confronto con la locomotiva economica del Ticino.
Lugano è su un altro pianeta. L’ha dimostrato qualche anno fa mettendo in opera il Centro culturale LAC. Un investimento da oltre 200 milioni di franchi, inizialmente avversato da alcune forze politiche, ma oggi da tutti benedetto e osannato per la qualità e l’ampiezza dell’offerta. Altra impresa colossale è il Polo sportivo e degli eventi. In costruzione a Cornaredo con un partner privato, la struttura sarà costituita da un nuovo stadio boutique e dal palazzetto dello sport. Il quartiere sarà rigenerato con contenuti residenziali, amministrativi e aree verdi. Troppi soldi e troppo cemento, hanno contestato gli oppositori, usciti però sconfitti nella votazione popolare che ha approvato il progetto.
In riva al Ceresio, un nodo da risolvere riguarda la mobilità, soprattutto nel quartiere a nord di Cornaredo, dove l’assetto stradale è insufficiente per smaltire il flusso generato dalla galleria Vedeggio-Cassarate. Le soluzioni ci sono, ma sul loro cammino hanno incontrato difficoltà e ostacoli. Niente di nuovo: ne sanno qualcosa in Malcantone, dove stanno aspettando la circonvallazione da 40 anni. Perfino la rete tram-treno ha rallentato per questioni burocratiche ai più incomprensibili.
Intanto, sono maturati altri due progetti destinati a ridisegnare il volto di altrettante aree strategiche di Lugano: il piazzale ex Scuole nel cuore della città e l’entrata sud di Lugano in corrispondenza del citato Centro culturale LAC, dove il ripristino della storica funicolare degli Angioli metterà in collegamento il Belvedere a bordo lago con il parco del Tassino in collina, creando i presupposti per completare la riqualifica urbana cominciata con il recupero del Grand Hotel Palace e la sistemazione di piazza Luini. Un primo passo verso l’auspicata pedonalizzazione del lungolago? Oggi sono pochi a crederci…
Il piazzale ex Scuole (si chiama così perché accoglieva le elementari del centro, demolite nel 1969) è uno spazio anonimo e senza una precisa destinazione. Un terzo è adibito a posteggio per moto e bici, il resto è libero: il martedì e il venerdì vi si tiene il mercato di alimentari e fiori. L’arrivo del tram-treno, il cui capolinea sarà attestato su corso Pestalozzi al posto della Pensilina Botta, offre l’opportunità di dare una nuova impostazione all’area. Evitando voli pindarici e costose opere faraoniche, il progetto denominato “L’uomo che piantava gli alberi”, si è aggiudicato il concorso di architettura: propone in superficie un bosco urbano, luogo d’incontro e per piccoli eventi; sotto, il parcheggio per i veicoli a due ruote.
Il finanziamento di questi cantieri richiederà l’innalzamento del moltiplicatore d’imposta di 3 punti percentuali. Intanto, a Palazzo Civico non si perde occasione per richiedere al Cantone la modifica dei meccanismi della perequazione finanziaria, ritenuta penalizzante per i benestanti che pagano, e ai Comuni della cintura urbana una partecipazione a sostegno di quelle infrastrutture che la città realizza e di cui l’intero distretto beneficia. È un tema delicato e per il quale andrebbero studiate soluzioni che coinvolgano gli enti interessati sin dal concepimento di questi progetti e non solo nel momento in cui arriva la fattura.