
Ottobre 2023 – Editoriale
L’editoriale
Masseria della solidarietà comincia il suo nuovo cammino
L’inaugurazione della Masseria della solidarietà a Lugano ha ricevuto le prime pagine dei giornali e ampi riscontri nelle emissioni radiofoniche e televisive. Non poteva essere diversamente vista la natura del progetto, l’importanza dell’investimento e i benefici di un’operazione esemplare da diversi punti di vista. Terra ticinese non poteva ignorare questo storico evento, di cui andare fieri.
Già l’aspetto estetico merita elogi: esternamente lo stabile ha mantenuto le caratteristiche architettoniche originali. Nell’insieme del complesso sono riconoscibili i tratti della precedente attività agricola. Gli interventi di ripristino sono stati inseriti con la dovuta attenzione e delicatezza. Il compito di riportare in vita l’antica fattoria senza alterarne la sostanza, seppur con nuovi contenuti e funzioni, è quindi riuscito.
Con il Polo sportivo e degli eventi in costruzione sul lato opposto della strada e il Nuovo quartiere di Cornaredo che scalpita alle spalle, è un miracolo che la masseria si sia salvata. Va da sé che anche sul piano culturale e storico ci siano motivi di soddisfazione. In un’epoca in cui ci si sbarazza con facilità di oggetti e testimonianze del passato, autorità e imprenditori hanno saputo resistere alle sirene della speculazione a vantaggio di ben più nobili intenti: quelli di destinare questo prezioso e raro immobile a scopi sociali, di cui purtroppo c’è urgente bisogno. Una parte dei locali accoglie infatti il Centro Bethlehem (con una sessantina di posti a sedere), precedentemente ubicato alla Casetta Gialla nei pressi della pista di ghiaccio della Resega. Aperta dodici ore al giorno, dalle 8.30 alle 20.30, offre i tre pasti, servizio doccia e lavatrice per i vestiti. Proporrà inoltre attività di animazione in collaborazione con associazioni e servizi esterni. Per la conduzione, la Fondazione Francesco (di cui fra Martino è il direttore) conta sulla generosità e l’altruismo dei volontari, tuttavia l’équipe di educatori sarà rafforzata.
Gli altri contenuti della masseria – sala multiuso, il locale con l’antico torchio per piccoli eventi e la locanda con alloggio – apriranno in gennaio e saranno gestiti da La Masseria di Cornaredo Sa.
Fra Martino Dotta, l’uomo che si è caricato sulle spalle buona parte del peso di questa impresa, è incredulo. «È un sogno che si realizza, un luogo ridato alla comunità, una risposta alle esigenze dei più fragili» ha dichiarato mercoledì 4 ottobre durante la cerimonia inaugurale. «Quello che mi sta a cuore è dar vita a uno spazio di condivisione e sostegno reciproco, dove è l’umanità al centro dell’attenzione. Parlo di cura dell’altro, di un’oasi di altruismo, di soddisfare i bisogni primari di chi vive ai margini».
Ci sono voluti risorse e capacità non indifferenti per portare a termine l’impresa. L’investimento è stato di poco superiore agli 8 milioni di franchi, raccolti in larga misura tra generosi finanziatori privati. In prima fila, il Rotary Club Lugano-Lago si è pure impegnato per facilitare la raccolta dei fondi. «Questa realizzazione è merito di molti», sostiene fra Martino. «C’è chi ha partecipato con 5 o 10 franchi perché probabilmente non poteva offrire di più».
Il frate ha ringraziato le ditte e gli operai impegnati per un paio d’anni sul cantiere e che, soprattutto negli ultimi giorni, hanno dovuto sopportare ritmi frenetici. «Mi tolgo il cappello davanti a loro e ringrazio coloro che ci hanno concesso condizioni di favore».
Parole di elogio per la Masseria della solidarietà sono state espresse dai rappresentati delle autorità: Michele Foletti, Roberto Lurati e Franco Citterio (sindaci di Lugano, Canobbio e Porza); Raffaele De Rosa e Nadia Ghisolfi (presidenti di Consiglio di Stato e Gran Consiglio). Ines Guarisco Gianini è intervenuta a nome della Fondazione Francesco, di cui è presidente, Marco Strazzi in rappresentanza del Rotary Club Lugano-Lago, che presiede.